martedì 29 novembre 2016

“MADAMA BUTTERFLY” AL TEATRO OLIMPIA CON LA REGIA DI ROBERTA CECCOTTI e IL CORO LIRICO LA SPEZIA

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2016
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA


Miki Shibahara
COMUNICATO STAMPA A CURA DI EZIA DI CAPUA
“Madama Butterfly” ’opera in tre atti di Giacomo Puccini su libretto di  Giuseppe Giocosa e Luigi Illica, tragedia che narra della giovane e splendida giapponese Cio Cio San, sposata e abbandonata con un figlio dall’americano Pinkerton, andrà in scena sul palcoscenico del Teatro Olimpia di Vecchiano di Pisa, sabato 3 dicembre alle ore 21.
La direzione del M°Cristiano Manzoni e la regia firmata da Roberta Ceccotti assicurano un’interpretazione rigorosa e di grande impatto, mentre il cast porta in scena una qualità espressiva e un' intensità teatrale di primo livello. Punta di diamante, la Cio Cio San di Miki Shibahara,  interprete di spiccato dinamismo vocale e forte presenza scenica, più volte nei panni dello stesso ruolo ha riscosso sempre grande successo sia in Italia che all’estero.
Attorno alla protagonista ruotano altri personaggi, funzionali allo svolgimento della trama: 
Il tenore Maurizio Marchini è Pinkerton, ruolo che gli è valso riconoscimenti in tutti i maggiori teatri d’opera.
Fanno inoltre parte del cast il baritono Franco Rossi (Sharpless), il mezzosoprano Maria Bruno (Suzuki), il tenore Kentaro Kitaya (Goro), il baritono Yuri Romoli (Yamadori), il basso Giorgio Ristori (lo zio Bonzo), il baritono  Luciano Gambini (il commissario imperiale),  il baritono Stefano Marin (Yakusidé), Marianna Giulio (Kate Pinkerton) Alice Gozzi (la mamma di Cio-Cio-San), Sabrina Maggiani (la cugina) e Ester Impinna (la zia), Diego Donofrio (Dolore). 
L’Ensemble Orfeo InScena, sarà capace di creare il giusto equilibrio tra evidenza espressiva e delicatezza di suoni del ricco e complesso linguaggio musicale di Puccini.
Considerata tra le opere più significative di Giacomo Puccini per il modo in cui coglie  alcuni aspetti della società piccolo borghese dell'epoca, bene sarà interpretata anche dalle scenografie Marina Meoni
L'atmosfera esotica rimanda alla moda del tempo e, assai bene sarà espressa anche attraverso i costumi di Rachele Ceccotti.
Preparato dal M°Kentaro Kitaya, il Coro Lirico La Spezia, applaudito nelle nove produzioni d’opera messe in scena dal 2012 ad oggi, darà il meglio di sè nel  celebre brano “coro a bocca chiusa” e sarà sfondo e protagonista piacevolissimo nel primo atto.
Il Coro Lirico La Spezia andrà in scena con il seguente organico:
Soprano:  Alessandra Candido, Ezia Di Capua, Monica Faretra, Gay Veneri, Valentina Marconi, Gabriella Accardo, Lia Formentini, Elisa Sebastiani, Marina Cattaneo, Ester Impinna, Giuliana Romeo.
Mezzo Soprano: Roberta Lodola, Laila Ciardelli, Federica Cecchi, Luana Cossa, Katia Murtas
Contralto: Sandra Picasso, Alice Gozzi, Alessandra Talese,  Sabrina Paluzzi, Sabrina Maggiani, Luminita Neagu .
Tenore: Gianni Tridente, Salvatore Lauria, Renato Bruschi, Federico Favilli,  
BaritonoGennaro De Luca, Claudio Cardinali, Domenico Alfieri,  Roberto Moncini, Stefano Marin, Cristian Mezzani
Basso: Alessandro Caroppo, Francesco Menghini, Palo Tonelli, Vincenzo Di Meo.

Immagini di scena, biografie degli artisti, e quanto utile alla promozione  dell’ Opera è pubblicato 
nel Blog di Sala CarGià: http://salacargia.blogspot.it.
Per Info: 050/859628 – 050/859640

Ezia Di Capua – Curatore Coro Lirico La Spezia

TRAMA
Sbarcato a Nagasaki, all'inizio del XX secolo, Pinkerton (tenore), ufficiale della marina degli Stati Uniti, per vanità e spirito d'avventura si unisce in matrimonio, secondo le usanze locali, con una geisha quindicenne di nome Ciò Ciò San, (giapponese: Chōchō-san), termine giapponese che significa Madama (San) Farfalla ( Chō?), in inglese Butterfly, acquisendo così il diritto di ripudiare la moglie anche dopo un mese; così infatti avviene, e Pinkerton ritorna in patria abbandonando la giovanissima sposa. Ma questa, forte di un amore ardente e tenace, pur struggendosi nella lunga attesa accanto al bimbo nato da quelle nozze, continua a ripetere a tutti la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell'amato.
Pinkerton infatti ritorna dopo tre anni, ma non da solo: accompagnato da una giovane donna, da lui sposata regolarmente negli Stati Uniti, è venuto a prendersi il bambino, della cui esistenza è stato messo al corrente dal console Sharpless (baritono), per portarlo con sé in patria ed educarlo secondo gli usi occidentali. Soltanto di fronte all'evidenza dei fatti Butterfly comprende: la sua grande illusione, la felicità sognata accanto all'uomo amato, è svanita del tutto. Decide quindi di scomparire dalla scena del mondo, in silenzio, senza clamore; dopo aver bendato il figlio, dietro un paravento, nella struggente e drammatica scena finale, Ciò-Ciò-San si colpisce al collo (secondo l'usanza giapponese denominata jigai) con un coltello tantō pervenutole in eredità dal padre e con il quale lo stesso aveva commesso seppuku. Pinkerton chiama Butterfly e si precipita nella stanza e trova Butterfly, morta, mentre il bambino, bendato, gioca con una bambola e una bandierina americana, ignaro, mentre il sipario scende.

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clicca sul link per leggere
M°CRISTIANO MANZONI: http://salacargia.blogspot.it/2016/11/cristiano-manzoni-pianista-e-m_26.html
ROBERTA CECCOTTI :http://salacargia.blogspot.it/2016/11/roberta-ceccotti-regista-dellopera.html

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