domenica 5 novembre 2017

UN MURO DI VENTO AZZURRO: OMAGGIO A FRANCESCO TONELLI CANTORE DI SENTIERO Relazione di Donatella Zanello

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2017
ANGELO TONELLI E DONATELLA ZANELLO - SALA CONSILIARE COMUNE DI LERICI

Il 21 ottobre scorso in Sala Consiliare a Lerici si è svolta la manifestazione "OMAGGIO A FRANCESCO TONELLI CANTORE DI SENTIERO" con grande partecipazione di pubblico e la presenza del Sindaco di Lerici Leonardo Paoletti. tra i relatori e gli intervenuti Angelo Tonelli, Donatella Zanello, Riccardo Bini,  Silvio Vallero, PierLuigi Ghiggini, Antonietta Aprile, Beppe Mecconi, Enrico Calzolari, Adriana Beverini, Raffaele Cavaliere, la Presidente A.N.P.I. di Lerici Ketti Gattoronchieri, Eliana Bacchini e Graziano Antognetti. Molto apprezzato il filmato "Cantore di sentiero" di Mario Tamberi. E' stato un pomeriggio molto bello, ricordando Francesco, i suoi libri, la sua forte personalità di Poeta storico e dell'amore.
Relazione di Donatella Zanello
Buonasera a tutti, ringrazio L'Amministrazione Comunale, Angelo Tonelli e tutti i presenti.
Sono felice di essere qui per ricordare il poeta Francesco Tonelli tracciando il suo profilo biografico sulla base del libro "Cantore di sentiero", saggio antologico pubblicato nel  2005 per gli ottant'anni di Francesco.
Per me è stato importante collaborare con Francesco, devo a lui le mie prime pubblicazioni che portano la sua prefazione. Il libro "Cantore di sentiero" è una raccolta di testimonianze sulla vita e sull'opera di un poeta. Che cosa significa essere un poeta, oggi? Essere poeti vuol dire cercare la salvezza nell'arte, nella fantasia, nella libertà, nella pace, nel valore sofferto dei sentimenti umani. Francesco era poeta in senso assoluto.
La sua esistenza è indissolubilmente legata a Lerici. La sua ode "un muro di vento azzurro" è incisa sul molo del golfo. Non è un caso che egli sia nato e vissuto nel Golfo dei Poeti. Francesco ha coltivato gli studi classici da autodidatta, ha viaggiato in Italia, in Europa e negli Stati Uniti. Ha partecipato numerosi concorsi letterari ottenendo alti riconoscimenti. Francesco è stato una fonte costante, inesauribile di poesia.
La sua vasta produzione ha avuto inizio negli anni Sessanta con le prime pubblicazioni: "L'orrido e il germoglio", "Cielo senza lacrime","L'intimo sentire", "L'amore ha sempre ragione".
Negli anni Settanta ha pubblicato altri numerosi libri:"Il volo del gabbiano","L'incendio del sangue", "Un breve concerto", "Il vento azzurro", "Delirio dei sensi", La via più lunga", "Il disastro del Vajont".
Degli anni Ottanta sono le due pubblicazioni "Diga immaginaria"e "La spiaggia delsilenzio".         
Negli anni Novanta , opere particolarmente significative:"Il mare parlava altra lingua", "Madì regina del castello", "Quando urlava il vento". Negli anni 2000:"Cassiopea, regina delle farfalle" e "Scintille nel buio".
IL MURO  DI VENTO AZZURRO: rappresenta il luogo dell'anima, a Lerici.
L'appartenenza sociale e culturale di Francesco alla sua Lerici è un elemento determinante nel suo percorso artistico ed umano. Francesco ha trasmesso al figlio Angelo la passione per la poesia e l'impegno sociale e culturale. Angelo Tonelli è insigne traduttore dei classici e della tragedia greca. E' poeta, attore, drammaturgo, esperto di materie classiche e filosofo. Angelo era anche il nome di un pittore legato a Francesco da fraterna amicizia: Angelo Destri, 1922-1985, autodidatta, considerato uno degli artisti spezzini più significativi. Cultori di arti sorelle, come spesso avviene Tonelli e Destri traevano ispirazione l'uno dall'altro ed il loro sodalizio è espresso nel libro "Il mare parlava altra lingua", illustrato da Angelo Destri.Tra i numerosi magici incontri di Francesco anche la castellana Madì, partigiana, donna stravagante, danzatrice dai capelli d'oro, memoria storica del golfo, famosa in tutto il mondo perchè gestiva l'ostello della gioventù nel castello di Lerici. Francesco faceva parte di molte associazioni culturali in Italia, tra le sue amicizie voglio ricordare anche, tra i tanti nomi, la poetessa romana Anna Maria Poloni e lo scrittore ed editore umbro Agostino Pensa.
Nel 1993 a Lerici viene fondata ad opera del pittore Mario Tamberi l'associazione culturale Arthena, fucina di rinnovamento culturale, laboratorio di arti e mestieri. Dal 1998 è diretta da Angelo Tonelli.
Francesco  era sempre pronto a riconoscere ed aiutare i figli dell'arte, in amicizia.
Presentava mostre di pittura e scriveva prefazioni.Molti pittori del territorio, tra i quali Walter Coggio, Moira Tuckett, Giuliano Diofili, Mario Tamberi, hanno illustrato i suoi libri oppure lo hanno ritratto. Nel 2005 io ho curato questo saggio antologico, con il patrocinio di Regione, Provincia, Comune ed ANPI, per esprimere il sentimento affettuoso di un'intera comunità. Nel progetto grafico di questo libro Mario Tamberi lo ha ritratto più volte, Francesco, grande personaggio della memoria, cantore di sentiero, poeta di Cassiopea assorto nell'eterno dialogo con la Musa, circondato dalle farfalle.
La Poesia è eterna.
                   Il poeta è un uomo che nasce e che muore
                   ma sopravvive a se stesso e la sua anima
                           purificata dal fuoco del dolore
                                   appartiene all'universo.

IL PARTIGIANO HENRY: un aspetto importante della storia di Francesco è la sua militanza nelle file della Resistenza, giovanissimo, dopo un'infanzia povera e semplice, nella campagna disseminata di ulivi che circonda quattro case aggrappate alla collina, in località Le Catene, La Serra, sulle alture che dominano il Golfo dei Poeti. Francesco faceva parte della Brigata Partigiana "Ugo Muccini" con il nome di Henry.
Nel  2002 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Santo Stefano di  Magra, Comune della provincia della Spezia che ha dato un forte contributo alla Resistenza. Il libro di   Francesco  dal   titolo  "Quando urlava il vento" è un poema storico sulla Resistenza negli anni 1943 – 1945. Francesco portava spesso al collo il fazzoletto rosso,simbolo  legato alla tradizione di ispirazione garibaldina della  Brigata Muccini in Lunigiana. Nel ricordare i martiri della Resistenza, in particolare i fratelli Landi, due giovani della Serra barbaramente uccisi dai nazisti, Francesco scriveva:
Noi, risorti dalle macerie di un periodo
                                in cui l'odio aveva superato l'amore.
                             C'era la morte disegnata nel cielo.
                    Voi non poteste invecchiare con gli alberi del fosso,
                    non poteste crescere con le cose preziose dei boschi.
                    Fermiamo la violenza e che gli occhi dei nostri figli
                           non vedano quello che abbiamo visto noi.

IL POETA FORNAIO: ecco un altro aspetto bellissimo della personalità di Francesco. Per molti anni Francesco ha fatto il fornaio a Lerici. Le sue mani facevano il pane caldo e fragrante,   profumato, le focacce rotonde che i bambini portavano a scuola per merenda. Nello stesso tempo una   creatività instancabile  gli dettava poesie, che trascriveva sui sacchetti di carta del pane ed in seguito faceva stampare sui sacchetti di plastica. Lo chiamavano il Barba, il suo forno in Via Petriccioli era famoso. La sua figura alta incuteva rispetto. Amava tanto scherzare, Francesco, diceva: "Carmina non dant panem."       Francesco sapeva unire pane e poesia, nutrimento del corpo e dello spirito.
Aveva una grande ricchezza interiore, era generoso e questa era la sua gioia più grande.Francesco è stato definito poeta storico e dell'amore ed anche poeta della natura.
Di Francesco poeta della Natura vi leggo, mentre mi avvio a concludere la mia relazione, le liriche Branzi  e  Cassiopea:

BRANZI
Qui ai Branzi
s'addorme l'albero
della notte
il corbezzolo tace
al cinguettio del passero,
il merlo intimorito
ascolta la civetta pronta
gracchia l'ombra
spettrale del tempo....
Passa Settimo Malaspina
l'ultimo pastore, naufraga
tra le foglie che adagiano
l'autunno la speranza,
tra roccia e sasso
muove il concerto
dei grilli innamorati:
sono i morti
che parlano tra loro.
Si fa intenso l'odore
del mirtillo qui dove
respira il timo spunta
l'orchidea di bosco.
Fra poco Cassiopea
riaccenderà i luminari
nel cielo degli angeli
profondi ricordi:
una farfalla sogna.

CASSIOPEA
Per ognuno di noi
una piccola nuvola
un cirro funambolo
un raggio di sole
sorriso lacrime
gioia e dolore,
tanto dolore.
Certo, non è possibile
essere sempre felici
per ognuno di noi
un pezzetto di cielo
chiuso nelle mani di Dio.
Per ciascuno di noi
una stella cadente
che illumina il sentiero
di San Lorenzo.

Concludo con le parole di Francesco, nella sintesi della mia intervista DELLA STORIA, DELL'AMORE E DELL'ANIMA, che chiude il libro Cantore di sentiero.
Che cosa sono i valori, Francesco? Che cosa bisogna salvare?
La cosa più importante è salvare l'Anima.
Seminare la bontà, per poter accedere alla speranza del futuro.
Che cos'è la Storia?
La Storia siamo noi tutti. Partendo dagli Egizi, dai Greci, dagli Etruschi, dai Romani. La Storia è stata iniziata dai grandi guerrieri. Sta a noi, adesso, condividere o rinnegare le cose accadute, perchè il guerriero non è mai la vera espressione del poeta. Il poeta combatte le sue battaglie con le idee, attraverso la scrittura. Lascia messaggi che hanno la caratteristica dell'universalità e dell'immortalità. Il desiderio del poeta è pura utopia.
E' il desiderio di un mondo di pace e di equilibrio che deve essere compatibile con la realtà del   progresso tecnologico. Personalmente, ho combattuto nella guerra di liberazione ma della guerra ho sempre avuto orrore pur combattendo per la libertà, senza mai rinnegare il valore di chi si è sacrificato.
L'eroe spesso è un sanguinario. Invece la sensibilità del poeta rifiuta la guerra in quanto atroce sofferenza. Il poeta è sempre in difesa dei valori e dei principi democratici.
Perchè la fede, anche e soprattutto oggi, è così importante?
La Fede non è debolezza, è affermazione dei principi, affermazione dell'esistere. La Fede è essenza sacrale che offre speranza e gioia e la serenità dello spirito indispensabile per fronteggiare le dolorose amarezze dell'esistenza.
A che cosa è dovuta, secondo te, l'inquietudine del poeta?
E' dovuta al dono divino della Poesia. Perchè non è concesso all'essere umano di avere l'infinito   conoscere e l'equilibrio di Dio. Questo è il principio dell'Anima. Tutte le religioni e le filosofie si sono interrogate sul significato della vita. Io ritengo che la vera saggezza consista nell'accettare di non poter attraversare il mistero.
Un'ultima domanda, Francesco. Che cos'è l'Amore?
Per l'amore non c'è età e non esiste l'assoluto tramonto. L'Amore è un incendio d'aria.
Basta uno sguardo e tutto arde. E' questo mistero che noi viviamo, grande dono di Dio, che apre la finestra dei sogni. L'Amore è più grande nel sogno che nella realtà.
La forma dell'amore è una composizione geometrica e matematica e subentra, con la forma, una mediazione. L'Amore è un disegno astratto, che avverti all'improvviso.
Lo puoi segnare, quasi, come un punto interrogativo, o affermativo.
E' la strada dell'infinito e non sapremo mai dove comincia il mare e dove finisce il cielo.
Non fu mai concesso, neppure ai grandi filosofi del passato, di spiegare la profonda
essenza dell'Amore.

Donatella Zanello


E’ concesso l’utilizzo di  testi e immagini ai soli fini di studio citando sia l’Autore che il Blog di Sala Culturale CarGià come fonte insieme al relativo link © Sala Culturale CarGià http://salacargia.blogspot.itRingrazio sentitamente Ezia Di Capua




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                                                                                                                   https://www.booking.com/hotel/it/casa-cargia-39-holidays.tl.html

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