giovedì 30 marzo 2017

MARZIO GIOSSI, BARITONO INTERPRETE DI MACBETH – TEATRO CIVICO DELLA SPEZIA ---------- 22 APRILE - INTERVISTA A CURA DI EZIA DI CAPUA

Sala Culturale CarGià - Promozione Artistica 2017
Sezione - CORO LIRICO LA SPEZIA
MARZIO GIOSSI

MARZIO GIOSSI - Bergamasco, ha iniziato gli studi nella città natale con Giuditta Paris proseguendoli e perfezionandoli con la Professoressa Clotilde Ronchi a Bologna. Si è imposto all’attenzione del pubblico come vincitore di numerosi concorsi. E’ il 25° Premio Mascagni d’oro 2005 di Bagnara di Romagna. Da 25 anni canta in tutto il mondo in Italia e all’Estero (Francia, Olanda, U.S.A., Belgio, Svizzera, Giappone, Irlanda) cantando come baritono protagonista nelle opere: “TROVATORE“, “L’ELISIR D’AMORE”, “DON PASQUALE”, “RIGOLETTO”, “BOHÈME”, “IL BARBIERE DI SIVIGLIA”, “PAGLIACCI”, “TRAVIATA”, “CAVALLERIA RUSTICANA”, “FEDORA”, “La GIOCONDA”, “MADAMA BUTTERFLY”, “LA FORZA DEL DESTINO”, “LUCIA DI LAMMERMOOR”, “COSÌ FAN TUTTE”, “ROBERTO DEVEREUX”, “TURANDOT”, “MARIA STUARDA”, “DON CARLO”, “L’AMICO FRITZ”, “FALSTAFF”(Ford)”, “AIDA”, “NABUCCO”, “ERNANI”, “CARMINA BURANA”, “Il CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE”, “IL MAESTRO DI CAPPELLA”, “UN BALLO IN MASCHERA”, e altre ancora.


Marzio Giossi, baritono, protagonista di “Macbeth”,  opera su musica di Giuseppe Verdi che andrà in scena in scena  sabato 22 aprile, al Teatro Civico della Spezia, mi ha concesso in esclusiva per Sala Culturale CarGià l’intervista di seguito pubblicata che verrà estesa solo parzialmente ai quotidiani on line.
Lo ringrazio moltissimo per la sua amicizia, e  contraccambiando stima e simpatia  la saluto caramente anche a nome di tutti i lettori.
Ezia Di Capua

Marzio sei un autentico tipico baritono lirico verdiano. Hai cantato nei principali teatri nazionali e internazionali, come ti stai preparando a vestire il ruolo di Macbeth nell’opera che andrà in scena il 22 aprile al  Teatro Civico della Spezia?
Innanzi tutto grazie per questa intervista e per la stima che hai nei miei confronti.
Si mi dicono di essere l’autentico baritono verdiano, obiettivo che mi sono guadagnato dopo tanto studio tecnico e approfondendo la scrittura verdiana.

Non è la prima volta che interpreti Macbeth, un personaggio complesso e affascinante.
Puoi regalarci qualche anticipazione riguardo  questa produzione firmata dal regista Alberto Paloscia?
E’ un’opera che canto spesso e ogni volta trovo qualcosa dI nuovo. Sarà una interpretazione vocale e scenica che cercherà di avvicinarsi il più possibile a quello che voleva Verdi. Un compito ambizioso e spero che il pubblico apprezzi il lavoro mio e quello del maestro Paloscia.
Con il maestro Paloscia non è la prima volta che lavoro. Abbiamo fatto un “Rigoletto” a Chiavari ottenendo un grande successo.
Spero anche questa volta di trovare qualche cosa di nuovo. Per me ogni volta che si affronta un ruolo anche se già eseguito, è come se fosse la prima volta.

Hai lavorato con grandi direttori come: Abbado, Muti, Gavazzeni, Oren, Arena, Guadagno, Renzetti, Ranzani, Guingal, Pidò, Veronesi, Mercurio, Steinberg, Carminati. Come hanno tracciato la tua carriera artistica
Ognuno di loro mi ha lasciato un ricordo indelebile e ancora oggi cerco di mettere in pratica i consigli musicali che mi hanno dato.

Hai lavorato anche con grandi registi come: Miller, Ronconi, Gregoretti, Samaritani, Joel, Santicchi, Scaparro e Auvray. Chi in particolare ha saputo valorizzare il tuo talento?
Anche per loro la stessa cosa. Mi hanno arricchito di suggerimenti che porto con me e cerco ogni volta di mettere in pratica.

Hai inciso anche molti CD cosa vuoi raccontarci?
E’ vero ho inciso molti dc e dvd ma sono particolarmente affezionato al recital che ho pubblicato con il grande Leone Magira. Sono registrazione live di due concerti che abbiamo fatto insieme e il maestro mi ha autorizzato a pubblicare. Sono romanze prettamente di repertorio verdiano e include anche l’aria “pietà rispetto amore” proprio dal Macbeth

Lancia il tuo invito alla città della Spezia affinchè  i numerosi appassionati possano venire vedere il tuo Macbeth
Spero che il pubblico non perda questa occasione per ascoltare un capolavoro verdiano pieno di arie, duetti, concertati che lo coinvolgeranno lasciando tutti con il fiato sospeso.
Sono contento di ritrovare il soprano Stefania Spaggiari che ho tenuto a battesimo al Teatro Romano di Terni al suo debutto di Abigaille nel Nabucco.

Marzio so che uno dei il tuoi cavalli di battaglia è “Rigoletto”. Il personaggio ti affascina in modo particolare?
Hai ragione!!! Il mio cavallo di battaglia è proprio “il gobbo” come lo chiamava Vedi.
E’ un ruolo che sento molto sia dal punto di vista musicale che nella recitazione. Mi sta dando tante soddisfazioni sia di pubblico che di critica.
Ricordo, per esempio, la recita di Rigoletto che ho eseguito al Teatro Sociale di Mantova. Alla mia uscita per gli applausi finali, tutto il pubblico si è alzato in piedi. Che dire di più…. Non posso fare altro che ringraziare il pubblico e la critica che così affettuosamente mi sostengono.

Come collochi il valore del canto lirico nella società attuale?
Purtroppo tocchi un tasto molto dolente.
Cercherò di risponderti in modo chiaro ma allo stesso tempo gentile.
La nostra arte oggi non è molto capita!!! Si pensa che il cantante lirico non sia un lavoro ma un hobby.
Pensa che alla domanda “ che lavoro fa lei” io rispondo “ il cantante lirico” la risposta è “ si, ma che lavoro fa?”
Cosa posso dirti di pù?  Nopn basterebbe lo spaziio a disposizione per esprimerti la mia amarezza ma, sono sempre stato positivo e andato avanti per la mia strada.

Come descriveresti il tuo registro vocale?
Sono un baritono belcantista. A ogni ruolo che eseguo, non dimentico mai il belcanto che significa legato, piani, forti  supportati da una grande tecnica.
Niente è improvvisato o lasciato al caso

Hai lavorato con importanti artisti di chiara importanza internazionale cosa puoi raccontarci?
Ricordo il mio debutto in Lucia di Lammermoor  a fianco del Grande Alfredo Kraus e a Luciana Serra.
Entrambi mi hanno incoraggiato a proseguire gli studi e è stato per me una conferma che ero sulla strada giusta visto che ero molto giovane. Come loro Bergonzi, Pavarotti, Simionato, Stella , Guelfi e mi fermo.

Quali scelte hanno segnato fortemente la tua corriera. Ci sono errori che non rifaresti?
La mia carriera è stata segnata da grandi rinunce artistiche
Mi spiego meglio. Quando sentivo che un ruolo non era adatto alla mia vocalità, non esitavo a dire NO!!
Questo mio comportamento non è stato capito da tutti.
Errori posso dire di non  averne fatti oppure , meglio, non ricordo di averne fatti.

Hai un consiglio per i giovani?
Grazie per questa domanda.
Da quattro anni sono direttore artistico del concorso Rubini che quest’anno si svolgerà l’1, 2, e 3 giugno a Romano di Lombardia patria del grande tenore.
Il concorso, fondato da me, vuole portare i giovani a cantare un’opera completa e quest’anno è la volta del Barbiere rossiniano. Prima della recita si fa un master di 5 giorni e li ho avuto modo di confrontarmi con loro.
A Maggio farò un master al teatro verdi di Curtatone. I giovani sono disorientati.  
Non hanno le basi del canto e del repertorio da seguire. Tutti cantano tutto senza consapevolezza.
Io ho avuto la fortuna di studiare con la maestra Clotilde Ronchi che mi ha reso consapevole della tecnica belcantista. Ho iniziato i miei studi con  la maestra di Bergamo Giuditta Parris e mi sono perfezionato a Bologna.
La maestra(Ronchi) veniva da una famiglia di musicisti e la mamma era la maestra ad esempio, di Ezio Pinza e tutti i celebri cantanti dell’epoca( Gigli, Caniglia,Bechi ) ecc… chiedevano consigli a lei e la mia maestra era la pianista della scuola della mamma.
Puoi immaginare la levatura di questa insegnante.
Oggi non esistono più e io mi sento di poter trasmettere ai giovani quello che ho imparato da lei.
Grazie a lei la mia voce riempie le sale dei teatri da 33 anni oggi cosa molto rara visto le carriere lampo dei cantanti contemporanei.
GRAZIE MAESTRA 


Ezia Di Capua - Curatore dell'Associazione Coro Lirico La Spezia e dell'Evento


EDC

INTERVISTA PUBBLICATA ON LINE A CURA DI EZIA DI CAPUA
LA GAZZETTA DELLA SPEZIA
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