mercoledì 7 ottobre 2015

MUSEO DIOCESANO: COSIMO CIMINO - "Laudato sì" Recensione di Valerio P.Cremolini

Sala Culturale CaGià - Promozione Arte e Cultura 2015
Sezione - Mostre d'Arte

COSIMO CIMINO
- una sua installazione
Cosimo Cimino ha scelto per la personale Laudato si’, in corso al Museo Diocesano di via del Prione 156, un titolo molto impegnativo, che evoca immediatamente l’attualissimo manifesto del francescanesimo, donato al mondo intero dal Santo di Assisi nel meraviglioso Cantico delle creature. Con Laudato sì’ inizia pure la recente seconda lettera enciclica di papa Francesco, che attinge alla ricchezza di contenuto dello straordinario inno cosmico per confermare che la terra “nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia”.
Nella non breve esperienza artistica di Cimino si coglie come l’arte debba rapportarsi e confrontarsi con il reale, denunciando lo sfruttamento illimitato delle risorse, il dominio sulla natura e qualsiasi forma di consumismo, che favorisce modelli di sviluppo esclusivamente mirati alla produttività, concorrendo non poco al degrado dell’ambiente. Papa Bergoglio avverte, a proposito, il pericoloso incedere di quella che definisce con una espressione molto forte “spirale di autodistruzione”.
Ebbene, Cimino è tra gli artisti che sanno valorizzare il non comune sapere tecnico e l’altrettanta feconda spinta ideativa nel recuperare, con indubbio approccio sperimentale,  scarti di materiali vari, che, rivitalizzati, diventano i principali protagonisti di eventi di apprezzata valenza estetica. Nelle sue mani, infatti, ritagli variopinti di lattine, tavole di legno e polvere di marmo, carta e cartone, tubi catodici e macchine fotografiche, filo e sughero, pizzi e bicchieri, occhiali e capsule di spumanti, dolci e caramelle, garze, pastiglie, cravatte ed altro ancora, si trasformano in materiali preziosi per comporre una sequenza di opere, che trasudano di intelligente ironia. In tal modo egli personalizza una figurazione efficacemente metaforica e dai risvolti concettuali che comprende noti personaggi della storia e dello spettacolo, bellezze paesaggistiche, nature morte, animali, temi sociali, ecc. riuscendo sempre ad offrire contributi di esemplare autenticità.
Nato a Cefalù (PA) il 15 febbraio 1939, Cimino si diploma nel 1957 presso l’Istituto d’Arte di Palermo e nel 1962 si trasferisce alla Spezia, vivendo senza interruzioni una stagione artistica scandita da innumerevoli mostre personali e collettive e da diffuso consenso critico. Per molti anni è docente di Educazione Artistica presso la Scuola Media “S.Pellico”. Dopo la partecipazione di breve durata nel gruppo Spezia 66, nel 1968 è tra i fondatori della galleria Il Gabbiano-Arte Contemporanea, condividendone sin d’allora la conduzione e l’interessante programmazione contraddistinta da un indirizzo espositivo che privilegia la sperimentazione affine alla Poesia Visiva e al movimento Fluxus.
La ricerca di Cimino, alla quale Mara Borzone assegna un’inequivocabile “forza comunicativa”, si avvale di un’eccellente manualità e si muove dalla pittura, all’assemblaggio, al librismo. Sono numerose le rassegne tematiche, talune davvero molto originali, nelle quali Cimino è presente con disciplinati ed espressivi lavori, la cui valenza estetica si accompagna a percepibile sagacia.
Nel 2007 l’artista è stato tra gli espositori, con i colleghi del “Gabbiano” nell’originale progetto site-specific Camera 312-promemoria per Pierre Restany, incluso tra gli eventi collaterali della 52° Biennale di Venezia. È del 2012, invece, l’ampia antologica, intitolata Un bel gioco dura tanto, allestita presso il LAS-Liceo Artistico Statale, La Spezia.
Tra le mostre dell’artista del 2015 si richiamano le seguenti: L’arte è uguale per tutti, Centro “S.Allende” e LAS-Liceo Artistico Statale, La Spezia; 2° Biennale Internazionale di Poesia Visiva, Ille sur Têt (Francia); Formicolii pietrificati, Centro Espositivo S.Michele degli Scalzi, Pisa; MAB Mail Art Boxes, Il Gabbiano-Arte Contemporanea, La Spezia; Ritratti, Atelier d’Arte C18, La Spezia; Guerra & pace, Atelier d’Arte C18, La Spezia; Vitamine, Museo Novecento, Firenze; Arte, propaganda, tecnica e guerra, Studio Gennai, Pisa; Pietrasanta e Cefalù-Gemellaggio d’Arte, Complesso di S.Agostino, Pietrasanta (LU); L’isola vissuta-Viaggio nell’arte contemporanea siciliana degli anni’90; Archivio di Comunicazione Visiva e Libri d’artista, San Cataldo (CL); Spiritualità ed arte come cibo per la mente e per l’anima, Padiglione Tibet, Santa Marta, Venezia; Light Matters-Questioni di Luce, Palazzina delle Arti, La Spezia.
Estesa è la letteratura critica sulla pluridecennale ricerca di Cimino, le cui opere figurano in collezioni pubbliche  e private, in Italia e all’estero. La personale presentata a catalogo da don Cesare Giani, direttore del Museo Diocesano, e da chi scrive, si conclude il 7 novembre prossimo e può essere visitata il Giovedì, dalle 10.00 alle 12.30 e Venerdì, Sabato e Domenica, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00.

Valerio P.Cremolini

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