sabato 26 ottobre 2013

EZIA DI CAPUA - PROSPETTIVE IN ACQUERELLO 1976 - 2007: Recensione di Amanda Moruzzo

Prospettive in Acquerello 1976 – 2007 - Blog Archivio Storico
Aprile  2007 – Personale di pittura in Sala CarGià  di Ezia Di Capua
Recensione di  Amanda Moruzzo –  Aprile 2007

a necessità, l’urgenza che si avverte nelle opere di Ezia Di Capua è quella di esplorare un mondo esclusivamente interiore, un luogo della mente e dello spirito, della fantasia e del sentimento, animato da rappresentazioni che sono visioni di scenari mitici e paesaggi fuori dal tempo.
Sono finestre aperte su terre immaginarie e lontane, immerse in una natura evocata da rocce, acqua e vento, popolata da creature fascinose e misteriose, da putti morbidi e dolcissimi, che con grazia si muovono tra rocce frastagliate e balocchi, evocando l’infanzia come straordinario abisso di esperienze.

EZIA DI CAPUA
Acquerello - particolare


La tentazione di interpretare queste opere come se fossero un personalissimo rifugio dell’artista non deve indurre il riguardante a sentirsi escluso dall’esperienza, ma piuttosto condividere le rivelazioni improvvise che affiorano dall’inconscio e usano la punta del pennello per prendere forma. Le tante prospettive che si aprono in ogni dipinto e disorientano li scorci improvvisi e imprevisti valgono come una sorta di invito al viaggio verso l’oltre, verso una dimensione diversa da quella reale, carica di forza magica e valenze simboliche.
Una dimensione che non può essere guardata ‘’con gli occhi‘’ ma,  "attraverso gli occhi‘’, per riuscire a cogliere gli aspetti più segreti, significanti e veri delle cose.
Gli acquerelli, i pastelli, le sanguigne e le chine di Ezia, sono anche una sfida lanciata a se stessa, alla propria bravura e perizia, per plasmare la materia e piegarla, una sfida programmata quando usa supporti pregiati e ricercati, istintiva quando dipinge su una scatola da scarpe o un semplice foglio bianco.
E come una sfida va interpretato anche il dipingere con estrema lentezza, per poter riuscire a ottenere determinati virtuosismi e certe minuzie e dettagli miniaturistici, ribellandosi ai ritmi veloci del nostro tempo, seguendo il gesto liberatorio del dipingere seguendo il proprio tempo interiore.


Amanda Moruzzo - Sala CarGià Aprile 2007

Amanda Moruzzo: Storico dell’arte -  La Spezia


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