martedì 27 agosto 2013

IL FASCINO DELL'ELEGANZA ( Sull'arte di Ezia Di Capua ) - Recensione a cura di Luigi Leonardi

EZIA DI CAPUA
" Prospettive in Acquerello 1976- 2013 "
Recensione a cura di LUIGI LEONARDI

Il fascino dell'eleganza ( Sull’arte di Ezia Di Capua ) a cura di Luigi Leonardi

Per eleganza non intendo solo estetica ma una libera scelta sul “bello”, il bello spirituale che rappresenta. 
EZIA DI CAPUA


Ciò che l’artista ha espresso, per sè, il bello. Nell’ arte di Ezia si diffonde un impianto etico dell’arte. Un’arte che è lirismo, che sviluppa effetti psicologici, simbolici. E’ dalla sua memoria, è da dentro se stessa che emergono nature morte composte da giocattoli, o immagini di interni: rievocazioni di un passato mai lasciato andare, mai rimosso. In altre immagini, come p.es. il serpente, si riscontra addirittura qualcosa di esoterico, quasi un antico potere materno.                                                 Esoterico nel senso di “nascosto”, ermetico, che ha a che fare con la natura segreta delle cose. Il serpente è simbolo di trasformazione, di mutamento: la vita stessa. Solo nella Bibbia il serpente viene inteso negativamente, ma altrove rappresenta la conoscenza.
Ezia, nella sobria eleganza, poiché l’eleganza non è mai “chiassosa”, – e questa è una rarità - denota passione verso l’architettura – lo spazio vitale dell’essere umano -  attraverso un’acuta geometrizzazione di forme.
( anche qui forse potremmo trovare riferimenti esoterici ) Ma ciò che stupisce di più è un’attenta ricerca di perfezione, o meglio di purezza. Tutto si riassume mediante la perfezione geometrica includente spazio e tempo, anche nella miriade di “punti” – e il punto rappresenta l’unità della retta – dosati con certosina meticolosità.
Oltre alla geometria si eleva un altro elemento dominante in questa collezione di Ezia. E’ la musica; una musicalità che scaturisce dalla sinuosa morbidezza di certe forme, a significare una voluttà melodica. E che lo spettatore deve cogliere nel proprio pensiero. Musicalità come dolcezza, armonia, equilibrio di sensi..
Nell’insieme, per quanto mi riguarda, ho avuto la sensazione di trovarmi di fronte a un rinascimento pittorico. Questo ex abrupto. A posteriori mi appare alla mente come una specie di “conflitto”, ma è meglio definirlo “dualismo”, che sorregge la struttura artistica, cioè a dire due energie: una spirituale, ( gli stati d’animo dell’artista che però comprendono anche una spiritualità universale, storica, fondata su elementi simbolici ) e una immanente, o temporale segnata dall’accuratezza geometrica, ovvero dal mutare delle forme.
E finalmente mi viene da pensare ad una reazione verso l’attuale cultura ufficiale marcata di manierismo negativo, e galleggiante sopra un sistema di mercificazione. Una risposta di riforma culturale proposta all’insegna di un recupero di dignità morale, e pensandoci bene anche sociale.
Dicevo dell’energia spirituale, e al proposito voglio intendere con il termine “spirituale” non tanto qualcosa riguardante una eventuale religione, quanto il poco attaccamento a elementi materiali. Dico che attraverso questa spiritualità si può cogliere, intuire il senso dell’esistenza; ciò non è dato se non al poeta, all’artista che assiomaticamente cattura uno stato di “nobiltà”, ossia di conoscenza.
Si ha ( meglio dire “ho” ) l’impressione che l’artista, Ezia, in questi suoi lavori diventi una sorta di eremita, come avesse, in quei momenti, abdicato al mondo per ricorrere ai luoghi della sua psiche, per prepararsi all’esaltazione del suo mondo. E così, a volte, ci ritroviamo in un “Corpus hermeticum”, ma dal quale lo spettatore può attingere emozioni e rivelazioni proprie o inattese, e sconfinare nel fascino di alchimie artistiche.   
   
                                                                                                           Luigi  Leonardi
La Spezia, 23 agosto 2013   
                                                                                                                           
Luigi Leonardi: scrittore e saggista - tra i fondatori e redattori della rivista milanese di cultura  MALVAGIA, nata nel 1981 con l'appoggio di C.Cassola;
pubblicazioni: Il sogno di un altro (racconti)
                     La brina sulla pelle (romanzo)
                     Dentro lo stige (romanzo)
                     Libertà van cercando (saggistica/narrativa)
                     Il segreto antico di Beppe il maniscalco (romanzo)
                     I vermi e le rose (saggistica/narrativa - coautore Prof. G.Azzolina)
                     Epurazioni (narrativa storica)
Spettacoli teatrali di prosa, musica, canto - inediti e rappresentati;
pubblicazione di album cd "Sfumature" - autore dei testi per l'interpretazione di Lucia Marchi;
presentazione e prefazioni di poeti e pittori, tra cui R.Cavaliere, G.Dagna, W.Lazzaro, G.L.Coluccia, E.Di Capua



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