giovedì 18 aprile 2013

NASCE IL "CORO LIRICO LA SPEZIA"



SALA CARGIA’ sponsor del "Coro Lirico La Spezia"

Ezia Di Capua soprano corista nell’organico del Coro Lirico La Spezia ...Vi invita
  
CORO LIRICO LA SPEZIA
Prima rappresentazione del Coro Lirico La Spezia che debutta il 18 maggio al Teatro Palmaria  in occasione del
bicentenario della nascita di G. Verdi con “ La Traviata “ .

Il Coro Lirico La Spezia nasce su progetto del M° Kentaro Kitaya  nell’idea di valorizzare la città e dare  slancio alla passione che anima tutto il prestigioso organico del coro che è composto prevalentemente da cantanti del nostro territorio ma, molte sono le unità appartenenti a paesi europei ed extraeuropei. Questo è il valore aggiunto del Coro Lirico La Spezia che assume da subito un carattere internazionale.
Le rappresentazioni del 18 e del 19 maggio avranno ingresso libero, un dono che il Coro Lirico La Spezia  fa a tutta la città.

Siete tutti invitati
Ezia Di Capua

La Traviata
Direttore Massimiliano Piccioli

Teatro Palmaria
18 maggio ore 21,00 -  Ingresso Libero
19 maggio ore 17,00 -  Ingresso Libero

La Traviata opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, vede la luce nel 1853 e viene tradizionalmente inserita nella cosiddetta “trilogia popolare” insieme al Rigoletto (1851) e al Trovatore (1853). Tre opere destinate ad una fortuna eccezionale, le cui arie e i cui duetti sono entrati prepotentemente nel sentire comune.
La Traviata si scontrò con la censura sia prima che dopo l’esordio: un tema scabroso unito ad un’ambientazione contemporanea, nessuna concessione consolatoria, nessuna illusione di allontanamento per la società borghese dell’epoca. Se ne voleva cambiare il titolo in Amore e morte, se ne voleva ambientare la vicenda almeno un secolo prima. Ma Verdi non si diede per vinto. Alla prima rappresentazione per la Fenice di Venezia la Traviata fu un fiasco totale: sbagliati gli interpreti (Fanny Salvini-Donatelli nella parte di Violetta, Lodovico Graziani in quella di Alfredo, Felice Varesi in quella di Germont;), fastidioso il soggetto, ancor più fastidiosa l’attualità del contesto. Andò meglio la rappresentazione del 1854, sempre a Venezia e con un’ambientazione settecentesca che assecondava di più i gusti del pubblico (ambientazione tenuta fino a tempi quasi recenti). Ma meglio ancora andarono le esecuzioni successive, dove la Traviata venne consacrata come uno dei capolavori dell’autore e una delle opere liriche più amate dal pubblico, immortalata, tra le altre cantanti, dall’appassionata interpretazione di Maria Callas per la regia di Luchino Visconti. 

ATTO I

Parigi. Metà dell’ Ottocento. C’è una gran festa nella casa di Violetta Valéry, una mondana famosa, la cui salute è gravemente minata. Un nobile, Gastone, presenta alla padrona di casa il suo amico Alfredo, che l’ ammira sinceramente. L’ attenzione che Violetta dimostra per la nuova conoscenza non sfugge a Duphol, il suo amante abituale. Mentre Violetta e Alfredo danzano, il giovane le dichiara tutto il suo amore e Violetta gli regala una camelia: rivedrà Alfredo solo quando sarà appassita. Violetta è innamorata, per la prima volta.
 ATTO II
Alfredo e Violetta Valéry vivono adesso felici in una villa di campagna. Alfredo scopre dalla cameriera Annina che Violetta sta vendendo i suoi gioielli perchè è rimasta senza denaro e si precipita a Parigi per procurarsene. Violetta, rifiutando un invito ad una festa di Flora, sua amica,riceve la visita inattesa del padre di Alfredo, Giorgio Germont che l’ accusa di condurre il figlio alla miseria. Violetta replica di non avere mai chiesto nulla ad Alfredo, ma Giorgio non rinuncia al suo proposito di separare Alfredo e Violetta. La donna fa quello che crede essere il bene del suo innamorato e abbandona Alfredo, che è colto da gelosia. Violetta riappare ad una festa nuovamente accompagnata da Duphol, che vorrebbe sfidare il giovane Germont. Violetta implora Alfredo di lasciare la casa; se ne andrà, dice lui, solo se lei lo seguirà. La ragazza allora gli rivela di aver giurato a Duphol di non incontrarlo più, per non raccontare il colloquio che ebbe con suo padre. Alfredo si indigna, la tratta da prostituta. Arriva Giorgio che lo rimprovera per questo comportamento, ma non gli svela la verità.
 ATTO III
La salute di Violetta è molto peggiorata. La donna non può più alzarsi dal suo letto. Le giunge una lettera di Germont: finalmente, ha deciso di spiegare tutto a suo figlio. Alfredo è commosso e sta arrivando. Violetta è incredibilmente contenta, ma teme di non sopravvivere fino al suo arrivo. Ma, infine, Alfredo è lì, al suo capezzale; e vi è anche suo padre, profondamente pentito. La tisi uccide Violetta davanti a loro, in un clima di acuto dolore, addolcito però dalla delicatezza e dalla purezza dei sentimenti.

COMUNICATI STAMPA clicca qui: 
http://www.gazzettadellaspezia.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=10986:la-traviata-il-coro-lirico-la-spezia-debutta-al-teatro-palmaria-sabato-18-maggio&Itemid=319

http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Cronaca/Il-Coro-Lirico-La-Spezia-porta-in-scena-130392.aspx
http://laspezia.cronaca4.it/notizia/leggi/debutto-del-coro-lirico-la-spezia


Ezia Di Capua



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