domenica 3 febbraio 2013

SALA CARGIA': IN RICORDO DI CARLA GALLERINI 100 PALLONCINI VOLANO IN CIELO E DANNO INIZIO AL CARNEVALE DEI BAMBINI DI SAN TERENZO




Ezia Di Capua
Acquerello - particolare
Un altro momento magico dedicato a Carla Gallerini, oggi a San Terenzo, che ha accolto sul lungomare il 52° Carnevale dei bambini, in una splendida giornata di sole.
L’evento, che per anni è stato curato da Carla Gallerini, nella costruzione dei carri allegorici e nell’organizzazione, tanto da essere proclamata Regina del Carnevale, dall’Amministrazione comunale di Lerici, ha avuto inizio oggi alle ore 14,30 con il lancio di 100 palloncini variopinti che si sono alzati veloci in cielo, sostenuti da un buon vento, dagli applausi e dai saluti dedicati a Lei, scanditi al microfono con voce dal forte timbro  che più volte ha ripetuto:  “ grazie Carla !!! ”

Il mio grazie a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo momento del Carnevale dedicato a Carla, per me così bello, importante e commovente.

Maggiormente ringrazio i giornalisti dei quotidiani "La Nazione" e de " Il Secolo XIX " che hanno dato grande rilievo alla notizia  mettendo in evidenza nelle pagine dei rispettivi giornali l'operato e il nome dell'indimenticabile Carla Gallerini, Regina del Carnevale

Ezia Di Capua




IL CARNEVALE  IN POCHE RIGHE
I caratteri della celebrazione del Carnevale hanno origini in festività greche e romane. Durante le feste greche dionisiache e i saturnali si scioglievano temporaneamente gli obblighi sociali e ci si lasciava andare allo scherzo e alla dissolutezza. Il Carnevale, dal punto di vista storico e religioso, è un periodo di festa e di rinnovamento simbolico durante il quale il caos sostituiva l’ordine e terminata la festa, riemergeva nuovo e pronto ad affrontare un nuovo anno solare.
Nel mondo antico la festa in onore della dea egizia Iside, importata anche nell’impero romano prevede la presenza di maschere. I Romani rappresentavano la fine del vecchio anno con un uomo ricoperto da peli di capra , portato in processione e colpito da bacchette. Durante le antesterie passava il carro di colui che doveva ripristinare il cosmo.
In Babilonia, la lotta del dio salvatore Marduk con il drago Tiamat simboleggiava, poco dopo l’equinozio, l’origine del cosmo e durante la rappresentazione lo sfarzo di carri a forma di nave con ruote che trasportava i simboli del sole  e della luna era vissuto come propiziatorio di un rinnovamento morale.
Le cerimonie carnevalesche sono diffuse in tutti i popoli Indoeuropei ed hanno una valenza purificatoria e rigeneratrice.
Il carnevale si inquadra quindi in un ciclo di significato mitico e riconduce a una dimensione metafisica che riguarda l’uomo e il suo destino. Le maschere hanno spesso un significato apotropaico in quanto chi le indossa assume il significato dell’essere rappresentato.
I vari significati cosmologici del Carnevale erano presenti anche nel Samhain celtico.

Locandina Carnevale 2013
progetto grafico a cura di Dario M. Coppola

http://www.forniturenavalicoppola.com/


A Firenze, nel XV e XVI secolo, la famiglia de i Medici organizzavano i “Trionfi”, carri carnevaleschi con maschere e canti di cui Lorenzo il Magnifico fu maggior autore.
Nella Roma papalina si ricordano la “corsa dei barberi” e la “gara dei moccoletti”.
La parola carnevale deriva dal latino "carnem levare" ("eliminare la carne"), indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di carnevale (martedì grasso) subito prima del periodo di astinenza, la Quaresima.
L’uso del vocabolo “carnevale” è usato da giullari già nel XIII secolo e si ritrova in novelle  nel 1400.
Si rappresenta la fine del Carnevale con falò la domenica dopo le Ceneri.


Ezia Di Capua



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