mercoledì 5 dicembre 2012

ABBAZIA DI SAN CAPRASIO AD AULLA - San Caprasio: un Santo, un luogo dell'anima, un gioiello della storia

San Caprasio
San Caprasio: un  santo, un luogo dell’anima, un gioiello della storia?
Come descrivere le sensazioni che tutto il nostro essere prova, percepisce quando come novelli pellegrini fermiamo la nostra attenzione su questo piccolo ma prezioso diamante grezzo che da alcuni anni illumina il nostro cuore,la nostra anima,il nostro essere più intimo e nascosto e insieme riverbera la sua luce su tutta questa particolare,affascinante,magica terra di Lunigiana? Cosa desiderare di più:reliquie di antichi
Santi, absidi nascoste da secoli,tesori di pietra e di marmo respirano oggi nuova vita…….
Ciottoli che passi pesanti di pellegrini antichi e moderni hanno calpestato….e calpestano, serate archeologiche illuminate da una luna che solo questa terra sa offrire, in un chiostro profumato di gelsomino,che ancora risuona di preghiere e canti monastici…..
Ebbene tutto e forse altro ancora è San Caprasio.

Sito Internet:  www.sancaprasio.it

La tomba di San Caprasio
L’Abbazia di Aulla, fondata il 27 maggio 883 da Adalberto di Toscana, è uno dei più interessanti monumenti sorti lungo il percorso della via Francigena. Qui è visibile la chiesa che Sigerico, arcivescovo di Canterbury, visitò’ nel suo celebre viaggio a Roma tra il 990 e il 994. Qui è tornata alla luce dopo mille anni, la monumentale tomba di San Capraio, monaco eremita, guida spirituale di Sant’Onorato, morto nell’isola di Lerins (Cannes). A questa tomba giungevano i pellegrini diretti a Roma o a Santiago di Compostela. All’interno della chiesta sono visibili i resti di altre due chiese più antiche. Una conserva tracce di un importante pavimento in marmo, realizzato con frammenti di epoca romana, tra cui l’epigrafe risalente al I secolo .C.
La terza chiesa, molto più piccola, forse risale ad un’epoca anteriore al IX secolo.
Interno dell'Abbazia di San Caprasio
Aulla
Molto interessante il repertorio delle sculture, con motivi vegetali e animali, realizzati in marmo e pietra tra i secoli VIII e XIII.
San Caprasio monaco ed eremita, ispiro’ la diffusione del monachesimo in Provenza, a pratire dagli inizi del V secolo, quando si ritirò con, Sant’Onorato, nell’isola di Lerins. La fama di San Caprasio fu grande e quando morì nel 433, nell’isola era già sorta una grande comunità monastica.
Molti secoli dopo le sue spoglie furono portate ad Aulla per sottrarle alle incursioni dei Saraceni, forse ad opera del figlio di Adalberto di Toscana, fondatore dell’Abbazia. Sepolte sotto l’altare maggiore, dopo più mille anni le sue reliquie sono tornate in luce e nella chiesa sono visibile le due tombe di S.Caprasio - Le sue reliquie sono esposte alla venerazione.

Ringrazio sentitamente il dott. Riccardo Boggi, direttore delle ricerche archeologiche all’interno dell’Abbazia di San Caprasio ad Aulla, responsabile dell’allestimento dell’esposizione museografica, studioso di tradizioni popolari e autore di numerose pubblicazioni di carattere storico e storico–etnografico che, in accordo con i suoi collaboratori  ha fornito le notizie e le fotografie relative all'Abbazia di San Caprasio,    autorizzandone la pubblicazione, nel Blog di Sala CarGià

Ezia Di Capua

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