sabato 1 settembre 2012

" LA MISURA DELL' AMORE " di Ezia Di Capua: Recensione di Marco Raiti

E' un luogo comune pensare che per scrivere un buon libro serva un soggetto eccezionale, una storia fuori del comune e dall'ordinario.
Ezia, invece ci dimostra che non è sempre così.
A volte, infatti, è sufficiente ricamare con cura e con amore parole, frasi, capitoli che rievocano con dolcezza ricordi, tratti, pensieri, aneddoti atti a svelare l'interiorità di una persona amata: mai sepolta, anche nel dialogo quotidiano.
 Ezia riesce pienamente in questo intento, unendo alla sua capacità di espressione un'analisi accurata e minuziosa celata, nella sua precisione,  da una prosa fatta di dolcissima profonda poesia   generata dall'infinito amore che possiede verso la sua genitrice di vita.; nella quale vede l'indiscutibile punto di riferimento per le sue radice, il suo equilibrio psichico ed il suo essere e divenire artista, spesso in netta contrapposizione, come lei stessa spesso sostiene, verso quello posseduto dalla madre stessa.
Ma è nel titolo che si identifica l'essenza di questo, per me, capolavoro di letteratura e di vera arte : "LA MISURA DELL'AMORE".
Io ho elaborato una teoria sull'amore che si esprime anche con un'immagine onirica e simbolica.
Per me l'amore è conoscenza, tanto più ci si spinge nella conoscenza della persona amata, tanto più si sovrappongono le aree dei cerchi dei nostri esseri, tanto più esiste corrispondenza  e scambio di grande sentimento. Fino a tendere alla perfetta sovrapposizione delle figure geometriche.
Ecco; Ezia, riesce, con una ricerca generata dall'infinito sentimento, ad avere una grande misura dell'amore poiché riesce a svelare una grossa parte di superficie dell'anima della madre dimostrando di avere compiuto un memorabile sforzo d'amore nella ricerca della conoscenza integrale di un essere umano.
Ma questa ricerca, atta a svelare tutti i tratti della personalità della madre, conduce, forse un po' inconsciamente( ma solo un poco) a cercare di comprendere la propria, svelarne i meccanismi, i legami con le radici genetiche, culturali e antropologiche legate cioè a quel mondo paesano tanto amato.
Lo stile, poi, mi ricorda un libro da me tanto amato: "IL QUARTIERE " di Vasco Pratolini.


Permettetemi poi una nota finale:
Ho trovato dense di poesia oniriche le immagini descritte nel capitoletto "CARLA E IL MARE" ed estremamente argute e brillanti le riflessioni  riportate nel capitolo "ORGOGLIO E PREGIUDIZIO." e delizioso lo stesso modo di porle.
Ma il capitolo dove Ezia raggiunge le massime vetta della poesia, con un'espressione cristallina è pura è:
"CARLA  NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE:

 "... nei giorni grigi, quando la pioggia riga le guance dei vetri e il vento è pieno di rancore, mentre il mare si gonfia furioso e le nuvole basse e veloci confondono l'orizzonte"

    
Marco Raiti

Marco Raiti scrittore e poeta pubblica nel 1987 insieme ad altri autori 21 poesie nel volume “ Spiragli 8”, nel 2007 pubblica quindici poesie nell’antologia “I magnifici dieci”, nel 2008 pubblica il volume di poesie e racconti “ Rime disperse nel vento….nel tempo. Nel 2008  “ Palamiti per versi e parole dispersi nel mare del tempo,  nel 2009 pubblica“ Omicidi nel 2117 “. Nel 2010 pubblica “ Tra sbornie di malinconie e battiti di cuore “. Molte delle sue opere sono state inserite in antologie.
Ha ottenuto riconoscimenti in vari concorsi letterari nazionali e internazionali

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