lunedì 7 novembre 2011

LEZIONI DI ICONOGRAFIA IN SALA CARGIA’

Ecco le lezioni di iconografia che la docente Lucia della Scala propone agli amici di Sala CarGià

Spazi: SALA CULTURALE CARGIA’
Tempi di svolgimento: 4 lezioni di 3 ore ciascuna per un totale di 12 ore.
Prerequisiti: conoscenza del periodo storico – artistico in cui è nata l'iconografia, conoscenza della religione cristiana .
Obiettivi di conoscenza:L'iconografia è saper scrivere il sacro attraverso l'immagine, in particolare del Cristo, usando come linguaggio le forme e i colori. Conoscere le Sacre Scritture e tradurle in immagini. Conoscere i vari procedimenti tecnici per poi arrivare alla realizzazione dell'icona. Sensibilizzare alla tradizione antica.
Obiettivi di competenza: Preparazione tavola, preparazione dei colori con il tuorlo dell'uovo. Stesura della foglia d'oro. Valutare l'efficacia e il grado di coerenza con la fede espressa nel modo di dipingere, partendo sempre dai colori più scuri perché si inizia dipingendo tutto in ombra, poi si porta in evidenza il particolare che si vuole illuminare. Il percorso è dalle tenebre alla luce. È il cammino spirituale di ognuno di noi.
Collegamenti interdisciplinari: Storia, storia dell'arte e religione.
Metodologia: Le lezioni si svolgono sempre con 30' di introduzione e di lezione frontale. Nel  restante tempo della prima lezione è prevista la preparazione tavola. Nella seconda lezione si procederà con la realizzazione grafica e l'applicazione della foglia d'oro. La realizzazione pittorica si effettua nelle lezioni successive.


1° LEZIONE
La docente Lucia Della Scala, fa  una piccola premessa con un'introduzione storica.
Nella fede ebraica c'è la proibizione di fare idoli/immagini a somiglianza di Dio per non togliere a Lui di essere l'attore principale.
Non fare immagini di Dio perché di Dio dobbiamo sapere, ricordare e tramandare quello che Lui ci dice.
Essendo iniziativa libera di Dio quella di incarnarsi in Cristo Gesù = ci ha dato la sua immagine di sé.
Nella sua libera iniziativa di incarnarsi in Cristo Gesù, Dio ci ha dato l'autentica immagine (Ikona) di sé.
L'iconografia cristiana lascia a Dio la possibilità, la scelta che Lui ha esercitato nel volto di Cristo.
L'iconografia cristiana non vuole dare a Dio un volto, ma accoglie e tramanda la scelta divina di darsi un volto in Cristo Gesù.
I Cristiani hanno avuto una tradizione legata alle immagini dapprima di origine simbolica (data la persecuzione), una volta diventata religione di Stato, queste arti hanno potuto emergere: i dipinti, le statue, ed hanno perso questo simbolismo esagerato. Un Concilio nel 692 D.C. Ha invogliato gli iconografi a raffigurare il Cristo come uomo, abbandonando i simboli per rappresentare il Cristo nella sua incarnazione.
Lotta iciniclasta per un secolo (8 - 9° secolo) = il culto delle immagini è considerato eccessivo, simile alla idolatria.
Era sicuramente una questione politica (tra imperatori/sacerdoti...).
Sono stati perseguitati i monaci, distrutte migliaia di icone, sono state conservate solo quelle più protette, fortificate (come nel Monastero di S. Caterina nel Sinai).
Nei successivi Concili che hanno difeso, e incoraggiato l'iconografia si è prodotta una dottrina su come si dipinge un'icona, come si prega davanti ad un'icona, l'uso liturgico delle icone tanto che quest'arte è divenuta parte integrante della tradizione ecclesiale.
Lo Scisma allontana la Chiesa di Oriente da quella di Occidente.
Questo ha reso l'iconografia uno strumento, un patrimonio orientale, anche se è della Chiesa tutta.
Non è di per sé un'arte orientale, per un preciso motivo teologico o spirituale.
La caduta di Bisanzio, la crisi del mondo bizantino che era la culla dell'iconografia, ha portato poi allo splendore la neonata Russia che pur avendo abbracciato tardi la fede cristiana, ha saputo portare l'arte iconografica ai suoi massimi vertici ( A. Rublov).
La Russia convertita intorno all'anno 1000, con tutta la bellezza del culto ortodosso, lì sono arrivati i bizantini che hanno dato origine ai preziosi maestri iconografi, i quali hanno dato origine alla tradizione della Scuola Russa.
L'altra scuola è quella dei Balcani, quella Greca.
Le icone rappresentano i momenti della vita di Gesù, i Misteri, Maria, i Santi, ecc...
Ci permettono di VEDERE tutto quello che la fede ci suggerisce.
Cerca di rendere VISIBILE L'INVISIBILE = questa è l'icona
Così chi guarda l'icona è aiutato a cogliere quello che solo con gli occhi non potrebbe vedere.
ICONA = IMMAGINE SACRA non solo perché rappresenta qualcosa di sacro, ma perché vienefatta con spirito religioso.
La Sacra Scrittura è la LUCE per dipingere le icone (non si può dipingere al buio).
Prima di iniziare a lavorare, ogni volta, metto ben esposta l'icona che andranno a scrivere
(dipingere) , da me già ultimata, in modo che possono vedere e contemplare ciò che faranno, in silenzio per 5' questo è necessario per mettersi in relazione con ciò che si andrà a fare.

STRUMENTI E MATERIALI: Una tavola,
un barattolo di stucco francese e spatola,
tre pennelli (martora sintetica) numero 1- 3- 6,
colori = 7 pigmenti, oro (foglia d'oro o meglio di orone),
colla vinilica per indorare (detta missione all'acqua),
una lampada da tavolo,
asse di legno con due piedini,
una biro per l'incisione,
bicchieri di plastica per l'acqua,
recipienti di plastica per sciogliere i colori,
un cucchiaino,
un contagocce,
vasetti di vetro con coperchio,
uova,
carta trasparente per alimenti,
scottex- nastro adesivo,
un pennello vecchio per mescolare i colori,
una riga (30 cm.)
Un barattolo di mordente all'acqua per legno color noce o castagno

TECNICHE PER INIZIARE L'ICONA.Si prende la tavola, generalmente multi strato e su una facciata si passa una mano di mordente all'acqua per legno color noce o castagno, si aspetta che asciughi e poi sul resto della tavola si stende con una spatola lo stucco francese, si aspetta che asciughi e poi con  carta/vetrata si leviga la superficie rendendola liscia

2° LEZIONE
Fare incisione e indorare.
Nella spiritualità Russa si dice che sarà il “BELLO” a salvare il Mondo.
“Spiritualità del bello”. Il Bello è una caratteristica di Dio.
TRASFIGURAZIONE= partecipazione al mistero di Dio che si presenta come Luce (oro)
L'icona che andremo ad incidere è L'ICONA AKEROPITA= non dipinta da mano d'uomo.
Con una semplice penna biro si incide i lineamenti e il contorno del volto di Gesù sapendo che il centro di un'icona è uno sguardo. Anche i contorni sono importanti ma non di più dello sguardo. Gli occhi sono diversi” uno di misericordia e uno di giustizia”. Dipingere con un colore rosso ossido ciò che è stato inciso. Dopo l'incisione e dopo aver evidenziato i contorni, con un pennello si applica la missione all'acqua, si lascia in posa per 15' dopo di
che si procede alla stesura della foglia di orone.

3° LEZIONE
Ripulire l'indoratura.
Dipingere di bianco le tre parti della croce.
Dipingere di giallo tutto l'esterno del cerchio.
Preparazione dei colori.
Uovo= separare il tuorlo, lavarlo bene e romperlo nel bicchiere.
Aggiungere tanta acqua quanto è l'uovo.
Tempera d'uovo = pigmento + uovo + acqua = in parti uguali.
Si può conservare in frigo.

4° LEZIONE
Dipingere l'incarnato.
Ripassare i lineamenti.
Dipingere la carne e i capelli con lo stesso colore base, poi la carne viene schiarita e i capelli scuriti.
Ingredienti per l'incarnato e proporzioni.
Ocra gialla (5) – Giallo cromo(3) – Rosso ossido (1) – Nero ossido (½.).
I colori andrebbero sciolti singolarmente poi mischiati, poi aggiungere tanto uovo quante sono le
polveri tutte insieme, poi tanta acqua quanto l'uovo messo.
Ripassare i lineamenti = le ciglia, gli occhi “esterni e interni”, il naso, la bocca, le labbra, l'incisione
del mento, le orecchie, l'ovale del viso, l'inizio dei capelli e il limite del volto con un colore fatto di:
½ cucchiaino di rosso di cadmio e una puntina di rosso ossido.

5° LEZIONE
Fare il primo e il secondo schiarimento sull'incarnato.
Fare la velatura con l'ocra gialla.
Fare lineamenti “ portanti “ con rosso ossido (in questo caso tra i lineamenti sono compresi anche i
capelli e la barba).
Solo per gli occhi si usa il nero.
Luci finali con il bianco puro.
I colori per gli schiarimenti e le proporzioni: Bianco (3 unità) – Giallo cromo (2) – Ocra giallo (2) –
Rosso cadmio una puntina piccina piccina.
Le ultime fasi.
La CROCE BIANCA va bordata con ROSSO CADMIO (chiaro) sui lati che confinano con l'oro il
bordo è doppio (due righi divisi).
Poi si fanno le tre lettere: O H = colui che è.
Poi si chiude il tondo.
Poi si fa la cornice che va bordata di Rosso Ossido Puro.
Poi si rifinisce la cornice di rosso ossido con un righino di ROSSO CADMIO.
Infine si fanno le ultime due scritte: IC=IESUS XC=XRISTOS.
Il lavoro è terminato. Ricordo che l’iconografo è allo stesso tempo un teologo contemplativo e un pittore consapevole di compiere un servizio ecclesiale, perciò si consegna ad una doppia obbedienza: alla Parola ed alla Chiesa. Nel suo cammino l’iconografo avrà pertanto cura di crescere in entrambi i percorsi. Quello spirituale e quello tecnico, teso sempre a far emergere con la sua opera, per quanto gli è possibile, la vera Bellezza.

Ezia Di Capua

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