lunedì 6 giugno 2011

UN UOMO, UNA DONNA E L'ARTE

Un caldo benvenuto a tutti i presenti (amici, parenti, colleghi artisti,semplici curiosi, amanti ed esperti d'arte ... ) perché quando un artista - e questa volta ce ne sono addirittura due - presenta le sue opere più recenti, avverte nella nostra presenza attenta e sollecita una partecipazione, una comprensione, una comunione di intenti che dà ulteriore voglia di proseguire nella difficile via della ricerca e della professione pittorica.
Quindi gli artisti Marina e Guido - data la nostra numerosa ed attenta ed interessata presenza- sono spinti, sorretti ed incoraggiati verso nuovi e sempre più lusinghieri successi e conquiste interiori. Un grazie da parte mia agli amici Marina e Guido perché - e lo ripeto loro nuovamente - sono lusingato e felice del loro invito a presentare la presente mostra di una ventina di lavori dal titolo: UN UOMO, UNA DONNA E L'ARTE, in una interpretazione interiore dì ciascuno e quindi artistica e poetica che rendono le opere veramente piacevoli e capaci di trasmetterei il SENTIRE CREATIVO dei due artisti.
Le opere di Guido sono avvincenti sia per il segno che per il Colore Con un taglio giovanile e disinvolto. eseguite con certezza e padronanza delle tecniche compositive e prettamente professionali, con perfette campiture per lanciare la scelta di fondo cromatica. Sono opere figurative e realiste che ci fanno vivere e rivivere le realtà., le luci, colori della realtà del  nostro ambiente, alcune di queste eseguite nelle extempore alle quali Guido ha partecipato. 
Per MARINA abbiamo una pittura attraente, che ci prende per sicurezza e professionalità, con una fattura cromatica raffinata, sontuosa e decorativa. Ancora opere di chiaro stampo figurativo e realistico con colori e situazioni ambientali che spaziano però anche in situazioni marine, di fondali marini, personaggi fantastici ed onirici, cioè dei nostri sogni" del nostri desideri .Di queste piacevoli opere ce ne sono parecchie in visione e vi invito poi ad osservarle con cura. Fra le opere di Marina, piacevole novità anche per il sottoscritto, ci sono alcune icone eseguite con antiche tecniche della pittura, con un risultato veramente eccellente e chiaro sintomo di un sentire  profondo per!a ricerca del bello, della bellezza ma ,pure dell'assoluto, del bene supremo, dell’eternità. Queste in estrema sintesi le opere dei nostri due artisti , ma ..... da dove provengono? Come sono giunti alla pittura?
Entrambi hanno svolto un'attività lavorativa così da condurre la famiglia e i figli verso conquiste e soddisfazioni positive, secondo le aspettative e le esigenze dei vari componenti, nell’intento di costruire  un futuro migliore: In questa loro attività lavorativa i nostri Marina e Guido hanno sempre mantenuto attenzione viva curiosità per il nostro caratteristico e meraviglioso territorio,osservando con vivo  interesse quegli artisti che del territorio/ natura/paesaggio/ luce I colore avevano fatto e facevano la base del loro agire. Così da questa curiosità, da questa ansia del bello e della bellezza, noi vediamo Guido che si cimenta nel "copiare" i grandi maestri del passato, da Caravaggio ai macchiaioli. Alcune di queste opere, felicemente riuscite, sono in mostra e le potete osservare poi con calma per riscontrare come già fin dall'inizio del percorso pittorico Guido avesse coscienza delle proprie capacità, usandole con saggezza e sotto la direzione artistica di validi maestri. L'incontro con la professoressa Marisa Marino e il maestro Codeglia fa sì che il desiderio del nostro Guido si trasformi in passione e - sotto la loro illuminata guida - si affinano i segni., l'uso dei colori e la sensibilità diventa stimolo all'agire, a provare e riprovare fino ad essere quanto meno soddisfatto del proprio operare.
La solita storia per Marina per un corso di iconografia con i "ricostruttori" di Mangia, con l'incontro con gli insegnati Roberto Codeglia, Alessia Zamanoff, , Marisa Marino e Mirella Raggi così da approfondire le tecniche della pittura ad olio, del disegno, dell'acquerello e dell'incisione nella più completa comprensione della natura in tutte le sue forme ed espressioni sino a sentirsi sicura di sé, pronta al confronto con se stessa prima che con gli altri, così da partecipare a mostre e concorsi e riuscire vincitrice :... come già aveva fatto il marito Guido. Oggi sia l'uno che l'altra sono soci deII' Ass. Cult. San Martino di Durasca di Follo, convinti animatori del centro assieme ai numerosi soci e all'immancabile ed irripetibile GioBatta Framarin La partecipazione attiva e convinta a mostre singole e collettive e Cl varie extempore rende 1',,1arina e Guido due BENEMERITI dell'ARTE in quanto con la loro presenza, il loro agire, le loro felici realizzazioni sono capaci - naturalmente con altri - di promuovere la divulgazione sociale dell'Arte e della pittura in particolare. Non è cosa da poco perché esiste uno stacco, una incomprensione fra popolo e arte, un ignorarsi a vicenda che non fa bene nè all'Arte, né ai pittori e ancor meno ai .grande pubblico. lo ho avuto la fortuna di avere sia Marina che Guido sia all'extempore (quest'anno alla 29° edizione consecutiva) che al SIMPOSIO ARTISTI IN PIAZZA (quest'anno alla 5° edizione) e vi devo confessare che attorno alla loro tela - piccola o grande - c'erano sempre persone che chiedevano o commentavano. trovando in entrambi disponibilità al colloquio, alla spiegazione e al chiarimento.
Ricordavo il percorso costruttivo dei due artisti e oggi - diventati loro stesi maestri ed insegnanti per altri possibili artisti - hanno mantenuto la stessa" umiltà" e la stessa sensibile disponibilità ad apprendere da tutti e da tutto, felici di essere utili agli altri nel ricordo dei loro esordi, del loro continuo migliorare così da rendersi autonomi e quindi capaci di un sentire, di una costruzione, di un colore o di campiture confacenti con il personale sentire e il proprio gusto del bello. Questo lo posso affermare senza tema di smentita perché in tanti anni di organizzatore mai j nostri hanno fatto obiezioni o difficoltà, anzi si sono proposti per la realizzazione di personaggi del PRESEPE ARTISTICO 2010, personaggi a grandezza naturale su tavole tagliate ed intagliate appositamente.
Non solo: sia Marina che Guido - nella loro sincera spontaneità volta appunto alla maggior valorizzazione dell'Arte - si sono già proposti per il PRESEPE 2011, ponendo - questa volta sì - una condizione: Marina ha espresso il desiderio di dipingere uno dei Magi, però quello nero così da poter dar sfogo ai suoi colori brillanti, all'uso dell'oro e dell'argento; Guido ha obiettato di aver già eseguito il bue, ora desidererebbe un personaggio umano. Da parte mia saranno sicuramente esauditi, certo come sono della felice realizzazione della figura che si staglierà nel nuovo presepe, sicuramente ammirato ed avvincente come e ancor più di quello dello scorso anno.
Per quanto mi sono permesso di esprimere invito tutti voi, tutti noi, ad un applauso per i due artisti MARINA e GUIDO nella certezza di averli sempre con noi e fra di noi, ammirati per le loro riconosciute capacità, ma sempre così sinceri, pronti al dialogo, al rapporto costruttivo con tutti così da dare ulteriore spazio e sicura conoscenl3 all'arte in generale e alla pittura in particolare.
Mi pare di aver detto, sia pure vagamente, che le opere di Marina e Guido mi piacciono, sono degne di attenzione e di studio perché la realtà rappresentata va sempre letta con attenzione per cogliere il messaggio costruttivo che l'artista ha voluto trasmetterei, messaggio che riguarda i vari aspetti della realtà: luce, colori, spazi, interpretazione personale ....
E il messaggio che recepiamo può non collimare con quello dell'artista, ma la sensazione positiva e il piacere del segno, del colore, della natura rappresentata fa sì che l'opera ci resti non solo nella mente, ma ci entri nel cuore ed E' Il MESSAGGIO.
Perciò - e concludo - tradendo forse lo spirito di esteti e di critici d'arte e di molti galleristi, invito tutti e ciascuno di voi ad osservare ogni opera presente in sala e ad immaginarla in casa vostra: in sala, in cucina, nel lungo corridoio o nell'atrio angusto e, se vi piacerebbe trattenere un'opera, è segno inconfondibile che vi ha trasmesso o vi trasmette sentimenti e sensazioni - legati al colore, al soggette e alla sua impostazione, alla luminosità o alla miscela di colori -che sono segno di approvazione dell'opera e perciò della piena riuscita dell'artista di attrarci nel suo sentire interiore.
Non prendetemi sul serio: questa non è critica d'arte certamente, però cerchiamo sempre di utilizzare nostri occhi, il nostro sentire, il nostro desiderio di bellezza e di assoluto eliminando il più possibile filtri intermedi e solo allora avremo una visione dell'arte e dell'artista più diretta ed efficace, più vera.
In questo spirito e con questo spirito di confronto e di assunzione dì responsabilità personali anche nel difficile rapporto con l'arte così da renderla sempre più accessibile a tutti - anche solo offrendo spazi espositivi - chiudo questo mio dire chiedendo scusa se ho abusato della vostra pazienza.
Grazie ancora a tutti per l'attenzione che mi avete riservato.


Prof. Mario Orlandi

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